La vitamina D è essenziale per la salute dell’organismo, in particolare durante l’infanzia, quando lo sviluppo osseo, immunitario e cognitivo è in pieno corso. Eppure, secondo numerose ricerche, la carenza di vitamina D nei bambini è una condizione piuttosto diffusa, anche in paesi soleggiati come l’Italia.
In questo articolo esploriamo le cause principali di questa carenza, i segnali da non sottovalutare e le strategie più efficaci per prevenirla e correggerla.
Perché la vitamina D è così importante durante l’infanzia
La vitamina D ha un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo del calcio e del fosforo, contribuendo alla formazione e al rafforzamento delle ossa. Una sua carenza in età pediatrica può portare a rachitismo, fragilità scheletrica e problemi nella crescita. Ma non è tutto: questa vitamina è implicata anche nel funzionamento del sistema immunitario, nel benessere dell’umore e nella prevenzione di alcune patologie croniche.
Le principali cause della carenza di vitamina D nei bambini
Una delle cause più comuni è la scarsa esposizione alla luce solare. La vitamina D viene sintetizzata nella pelle grazie all’azione dei raggi UVB, ma l’uso eccessivo di creme solari, la vita al chiuso e l’inquinamento atmosferico possono ostacolare questo processo. Anche l’alimentazione ha un ruolo importante: pochi alimenti ne contengono quantità significative e spesso la dieta non basta a coprire il fabbisogno quotidiano. Infine, alcune condizioni mediche – come le malattie renali o epatiche, o l’obesità infantile – possono compromettere l’assorbimento o il metabolismo della vitamina D.
I sintomi della carenza da non sottovalutare
Nei bambini, la carenza di vitamina D può manifestarsi in modo subdolo. Alcuni segnali a cui prestare attenzione includono dolori ossei e muscolari, irritabilità, stanchezza frequente e sudorazione eccessiva, soprattutto alla testa. Nei casi più gravi, si osservano deformazioni ossee, ritardo nella crescita e debolezza muscolare. Anche la maggiore suscettibilità alle infezioni può essere un campanello d’allarme.
Come prevenire e affrontare la carenza in modo naturale
Esporre il bambino al sole in modo regolare e sicuro è la prima misura utile. Bastano 15-30 minuti al giorno, nelle ore meno calde, con viso, braccia e gambe scoperti, per stimolare una buona sintesi endogena. A questo si può affiancare un’alimentazione equilibrata, ricca di pesce grasso (come salmone e sgombro), uova, latte e derivati. Tuttavia, soprattutto nei mesi invernali o nei casi in cui le abitudini familiari o le condizioni di salute lo richiedano, può essere necessario ricorrere a un’integrazione mirata.
L’integrazione con vitamina D: una soluzione sicura ed efficace
Per supportare il corretto sviluppo del bambino e garantire un adeguato apporto quotidiano, è possibile integrare la vitamina D sotto forma di gocce o compresse masticabili, secondo il consiglio del pediatra. Una proposta specificamente studiata per l’età pediatrica è EVOVit Vitamina D3 Kids di Formularity: un integratore pratico, ben dosato e facilmente somministrabile, che contribuisce a mantenere ossa forti e un sistema immunitario attivo. Grazie alla vitamina D3, la forma più biodisponibile, EVOVit favorisce un assorbimento ottimale, aiutando il bambino a crescere con energia e salute.
Ma ciò che rende davvero unica la linea EVOVit è la presenza di olio extravergine d’oliva: non un semplice ingrediente, ma un vero alleato naturale. Ricco di antiossidanti, protegge le vitamine liposolubili (come D3, K2, A ed E) dagli stress dell’ambiente gastrico e della digestione. In più, l’olio EVO è altamente compatibile con il nostro intestino: facilita il contatto tra le vitamine e i villi intestinali, favorendone un assorbimento più efficace. Ecco perché l’olio EVO è il carrier ideale: perché aiuta il corpo ad accogliere e utilizzare al meglio ciò di cui ha davvero bisogno.
Bibliografia
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